L’arcipelago di Mafia, a sud est di Dar es Saalam da cui dista circa 40 minuti di volo, è costituito da piccole isolette di origine corallina dislocate intorno all’isola principale, Mafia che, pur sviluppandosi per circa 70 chilometri di lunghezza e 15 di larghezza, mantiene un ambiente naturale pressoché intatto, dove relax e contatto con la natura sono gli elementi essenziali. Abitata quasi esclusivamente da pescatori, ha come uniche risorse la produzione della copra, ricavata dalla polpa della noce di cocco e la pesca, di cui le sue acque circostanti ne sono particolarmente ricche.
Guardando il mare dalla costa, a seconda delle maree, appaiono e scompaiono isolotti di sabbia, circondati da splendidi pesci e coralli che popolano gran parte dell’isola da Tutia a Ras Mkumbi: uno spettacolo ineguagliabile per gli amanti delle immersioni.
Gli indigeni organizzano escursioni alle isole con le mashua, le tipiche barche costruite con le mangrovie. La notte si può osservare le deposizione e la schiusa delle uova sulle lunghe spiagge bianche, recintate e protette dal WWF ed inaccessibili ai bagnanti durante il giorno.
La natura selvaggia ed incontaminata dell’Isola di Mafia permette incontri ravvicinati con animali selvatici, dai quali però, occorre sempre mantenere debite distanze.
Ancora quasi sconosciuto al turismo, ma non meno affascinante della sua vicina di casa Zanzibar, l’arcipelago di Mafia rappresenta un piccolo paradiso senza computer e tv, ma con tutti i conforti indispensabili, dove si può ancora assaporare la piacevolezza dalla solitudine su una spiaggia remota.